La gestione dei rischi consente di identificare tempestivamente i rischi e di definire le contromisure per garantire il buon esito del progetto.

I rischi sono eventi futuri che, al loro insorgere, costituiscono un problema. I rischi di progetto riguardano lo svolgimento del progetto. I rischi di esercizio riguardano l'utilizzo dei risultati del progetto.

I rischi sono identificati e analizzati. A seconda della rilevanza di un rischio, si definiscono la strategia e le contromisure volte ad affrontarlo.

Alla fine di ogni fase viene svolta una verifica approfondita dei rischi, affinché si possa decidere l'avvio della fase successiva. La valutazione dei rischi è riportata nel rapporto di fase.

La gestione dei rischi è documentata in due risultati: il piano di gestione del progetto descrive come si esegue la gestione dei rischi mentre il rapporto sullo stato del progetto presenta i rischi effettivi.

Il committente può affidare la gestione dei rischi a un organo al di sopra delle parti. A tal proposito nomina un ufficio indipendente che riporta direttamente a lui. Questa misura è applicata mediante il modulo Guida del progetto con il compito Guidare il progetto.

1. Acquisire informazioni in merito al progetto e al suo ambito
2. Stabilire il processo di gestione dei rischi e le metriche per la valutazione dei rischi nel piano di gestione del progetto
3. Identificare i rischi e raggrupparli per categoria di rischio. Analizzare i rischi, valutare le probabilità d'insorgenza e l'entità del danno potenziale e documentare i risultati nel rapporto sullo stato del progetto
4. Definire nel rapporto sullo stato del progetto la strategia da adottare per ogni rischio (p. es. evitare, ridurre, delegare, accettare il rischio) e stabilire, commissionare e supervisionare le contromisure
5. Comunicare periodicamente agli organi e alle persone competenti la valutazione della situazione di rischio mediante il rapporto sullo stato del progetto

1. Piano di gestione del progetto
2. Rapporto sullo stato del progetto